Che considerazione hai del tuo posto di lavoro? Ti senti appagato dalla tua vita lavorativa?
Si tratta di due domande fondamentali per il benessere fisico e mentale di ogni lavoratore.
L’ambiente lavorativo ha un impatto basilare nella vita di una persona. Colleghi, ambiente circostante, gestione attiva serena e consapevole, libertà di pensiero e soddisfazione per la propria efficienza sono costanti fondamentali per un lavoratore produttivo.
Purtroppo, però, non sempre queste caratteristiche vengono incoraggiate. Cattivi comportamenti e deludenti notizie possono inficiare il rendimento individuale del lavoratore, la sua vita privata ed il suo benessere mentale e fisico. Sarebbe utile scindere l’ambito lavorativo e privato, ma lo sappiamo, è molto difficile, dato che entrambi sono parte integrante della quotidianità.
Una promozione ricevuta, un riconoscimento per un lavoro ben eseguito o un’amicizia di banco inaspettata possono rasserenare di gran lunga anche una giornata iniziata con il piede storto.
Al contrario, una parola mal detta, uno sconforto generale per uno sbaglio fatto, un collega seccante possono rovinare intere giornate. La conseguenza più prossima è il malessere nel mondo privato della persona: questo mal stare, nei casi più gravi, può sfociare in situazioni di così grande sconforto da portare il lavoratore a disturbi alimentari, depressione e molto altro.
In caso di disagio lavorativo, lo stress, un nemico comune molto frequente nel mondo odierno, è una delle cause primarie di vari disturbi. Crea uno stato di malessere psichico in conseguenza a carichi di lavoro eccessivi, responsabilità esageratamente grandi, rigidità ed assenza di emotività da parte di un superiore.
Questo disagio può sfociare in serie complicazioni emotive, come la depressione, di comportamento, come i disturbi alimentari, ed anche fisiche, come un problema corporeo.
Tra i disturbi alimentari più comuni possiamo trovare l’eccesso costante di ingerimento di cibo, “rimedio” ai troppi pensieri e soluzione a quell’esistente carenza di autostima. Insomma, il cibo diventa una sorta di soluzione appagante al malessere; una situazione comportamentale propria di un inizio di una condizione di persona sovrappeso.
Al contrario, un altro disturbo nutritivo è legato al fatto di non riuscire ad ingerire un pasto perché la delusione è talmente grande che si è “chiuso lo stomaco”: mangiare sempre meno fa sì che il nostro corpo pian piano si deteriori.
Rimanendo nel campo, la bulimia rappresenta una terza opzione purtroppo molto diffusa: la persona assume eccessivamente cibo e, dopo aver terminato, cerca di sbarazzarsi di quanto ingerito tramite il vomito o lassativi.
Oltre a queste tre condizioni, ne esistono molte altre ancora. Ogni disturbo è proprio di una persona, è condizionato completamente dalla personalità e dalla mente di ognuno. Essere in grado di gestire lo stress e di capire i propri limiti, anche con l’aiuto di qualche esercizio per l’autoconsapevolezza, la presa di coscienza ed autocontrollo, è necessario per affrontare un ambiente lavorativo che può essere considerato difficile dal punto di vista del lavoratore.
È possibile gestire questo stress e le conseguenze che ne derivano, come ad esempio il disturbo alimentare, ritrovando se stessi e lavorando sulla propria coscienza. Razionalizzare il limite da seguire per mantenere il giusto controllo di sé tra vita lavorativa e personale è un primo passo. La meditazione è notevolmente benefica in questa ricerca dell’autocoscienza personale.
Come gestire questo stress ed alimentare il proprio autocontrollo?
Sviluppare il 3°ed il 7° Chakra è una delle alternative valide da perseguire. Dedicando pochi minuti al giorno per ritrovare se stessi, la propria bilancia interiore piano piano darà sollievo a questo senso di sofferenza generale.
Ma perché sono importanti proprio il 3° ed il 7° punto energico? Entrambi questi turbini vitali sono fondamentali per lo sviluppo dell’autocontrollo e dell’autorealizzazione.
In particolare, il 3° Chakra, se correttamente attivato, è indispensabile per lo sviluppo della personalità e di un Io sano. Un forte Chakra dell’ombelico rivela un entusiasmo per l’attività e per la libera espressione del proprio talento. Autoconsapevolezza ed energia positiva sono irradiati internamente ed esternamente il nostro corpo: una personalità autocosciente è correttamente sviluppata.
Il 7° Chakra è associato ad una pace ed armonia profonda, uno stato di felicità straordinario, una calma eccezionale a livello mentale e fisico. Lo sviluppo di questo Chakra favorisce un impegno contro lo stress ed una risoluzione dei disturbi mentali e fisici che ne derivano. La carenza di gioia di vivere svanisce completamente.
Qual è la soluzione per migliorare un ambiente di lavoro così pesante?
Il cambiamento deve avvenire da parte di entrambe le figure: dal dipendente, in qualità di crescita interna personale tramite l’esecuzione di esercizi rafforzativi della propria stima ed autocoscienza, e dal titolare nel fornire una qualità di vita lavorativa più alta all’individuo. Per entrambi il guadagno ed i vantaggi saranno maggiori.
Il datore di lavoro, che ha un ruolo fondamentale in questo processo, ha l’opportunità ed il compito di premiare e rimproverare il dipendente, può procurare un contatto emotivo di supporto, un ringraziamento per l’operato del dipendente, un ascolto attento delle necessità di quest’ultimo. Offrire soluzioni flessibili d’orario farà sì che il lavoratore darà il massimo durante la sua giornata lavorativa, porterà una maggiore produttività. Dare fiducia ed autonomia incrementerà il sentirsi parte dell’azienda stessa, farà sì che l’individuo produca come se stesse lavorando per la sua azienda.
Ma non solo.
Il titolare ha anche la possibilità di effettuare dei cambiamenti radicali all’interno degli spazi della propria azienda che favoriscano il benestare dei lavoratori. Facciamo qualche esempio:
Come abbiamo detto, far fronte alle ansie giornaliere, risolvere i problemi comuni portati da un ambiente lavorativo soffocante è importante per ristabilire la forza interiore. Scegliere una strada meditativa aiuterà il nostro Io più profondo a tendere verso una pace interiore a contrastare ansia e stress accumulati. Utilizzare l’ecosistema Zenzone per agire con costanza e disciplina favorirà il proprio miglioramento personale. Formula la tua personale combinazione energetica, incrementa le qualità che tu stesso prediligi nel corso della meditazione.
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PAOLA VARUTTI
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