Ti è mai capitato nella vita di svolgere un certo tipo di rituale superstizioso per direzionare la Dea Bendata verso il tuo obiettivo?
Non è raro incontrare, nella vita di tutti i giorni, gente superstiziosa, che fraziona la propria giornata secondo rituali ben precisi, in relazione alla propria esperienza personale e professionale. Anche nel lavoro, infatti, la persona superstiziosa può trovare conforto nell’eseguire una sorta di abitudini contro la sfortuna per affrontare al meglio le sfide giornaliere.
Scopriamo insieme come un rituale, irrazionale o ragionato, può dare benefici alla tua vita personale e lavorativa.
Cosa significa comunemente il termine “rituale”?
Con la parola “rituale” intendiamo un’azione volontaria ripetuta nell’arco della giornata, in forma quasi abitudinaria. È spesso possibile associare tale termine alla sfera scaramantica, in quanto la superstizione è un insieme di pratiche rituali dettate da convinzioni irrazionali. I riti scaramantici nascono, difatti, dalla relazione tra un’azione andata a buon fine ed un gesto compiuto casualmente prima di averla ottenuta: a questo punto non resta che replicare questo comportamento così fruttuoso.
Troviamo, ad esempio, persone che ripongono la fortuna in un capo di abbigliamento oppure in una frase ripetuta prima di una specifica riunione. Ognuno, d’altronde, vive in maniera del tutto personale la propria scaramanzia. Ti è mai capitato di adottare un preciso comportamento per scacciare una sfortuna così persecutrice?
Se estremizzata, può diventare perfino un’ossessione: per questo è necessario trovare un limite personale alla propria scaramanzia.
Il famoso tennista Rafael Nadal, da prima di entrare in campo fino ad oltre il post match, compie atti ben specifici per augurarsi la miglior fortuna. Un esempio plateale è lo spostamento maniacale delle bottigliette d’acqua ad ogni scambio campo: è diventata per lui una vera e propria necessità che le stesse bottigliette siano posizionate nella maniera a lui più consona, girate tutte con l’etichetta verso una precisa direzione.
Ma non è il solo. Sono moltissimi gli esempi di persone famose che compiono gesti irrazionali per augurarsi il favore della Dea Bendata. Nel mondo dello spettacolo lo stimato presentatore Fabrizio Frizzi indossava le stesse mutande prima di importanti performance. Antonella Clerici non può far partire una sua prestazione senza l’atteso caffè in camerino. Una parola di troppo come pronostico ad una prossima gara fa toccare il seno alla nostra super nuotatrice Federica Pellegrini, come rimedio contro la sfortuna. Ognuno di loro, come molti altri, ha creato la propria personale azione “antisfiga”.
Ma non tutti i rituali debbono per forza essere frutto di convinzioni irrazionali scaramantiche: esistono dei riti ragionati che stimolano a compiere meglio il tuo operato. Questo tipo di abitudine può aiutare a scacciare le tue paure e darti la spinta verso nuove sfide lavorative. Andiamo più a fondo.
Partiamo dal fatto che l’aver fiducia in sé è una prerogativa determinante per il successo o meno della tua carriera. La carenza di autostima è il primo blocco che devi affrontare per far capire a te stesso e, di conseguenza, agli altri il tuo reale valore. Diventa per te necessario, quindi, allenare e stimolare con costanza la stima che hai di te.
Dopo aver impratichito questo aspetto, vai più a fondo alle tue necessità. Analizza i tuoi limiti, prendi atto delle tue possibilità e di come vengono sfruttate, rifletti su quali siano i tuoi obiettivi lavorativi. Ora applicati in esercizi che ti conducono verso la meta prefissata: crea un tuo rituale giornaliero, ti fornirà quella carica necessaria ad affrontare le paure più profonde.
Un esempio?
Il rituale che andrai ad eseguire sarà un valido aiuto per accrescere il tuo amor proprio e la sicurezza che hai di te.
Prenderti del tempo per meditare non è solo sano per il benessere della tua mente e del tuo corpo, ma può essere un buon rituale per affrontare al meglio la tua giornata lavorativa. Scegliere questo percorso dona sollievo alla tua autostima e ti dà la forza necessaria per finalizzare la tua azione positivamente.
La meditazione è, inoltre, una buona maestra nell’imparare a riconoscere i tuoi limiti: avere il controllo di te stesso, delle tue carenze e potenzialità ti renderà più forte di fronte a qualsiasi sfida lavorativa e non.
Perché meditare? Scegli il percorso meditativo per favorire la positività degli eventi ed allenare i punti energici presenti nel tuo corpo, i cosiddetti Chakra. Esercita in particolare il Chakra della fronte o sesto Chakra, che si irradia corporalmente al centro della fronte, così da favorire lo sviluppo della tua autocoscienza interiore e la padronanza dei tuoi pensieri.
Questa direzione ti permetterà di partecipare attivamente alla tua vita: scegli di allenare la tua forza interiore. Riuscirai a dare un limite a possibili turbamenti o, in casi estremi, ossessioni. Avrai un bilanciato controllo dei pensieri, necessario per trovare il corretto equilibrio interiore e per poter raggiungere la pace desiderata.
Come esercitare il sesto Chakra? Dedica del tempo giornalmente ad esercitare il tuo Io interiore, con esercizi ben specifici mirati ad ogni singolo Chakra e crea un percorso incrociato con le tue esigenze. Per cominciare, un valido aiuto per sviluppare la tua autocoscienza lo puoi trovare nel pronunciare più volte al giorno una delle seguenti frasi per dieci volte consecutivamente:
Dove meditare? È necessario che tu riesca ad individuare un tuo spazio personale, dove puoi trovare pace e serenità. Scegliere un ambiente calmo e confortevole agevolerà un’introspezione più profonda di te stesso. Per affiancarti in questo cammino, Zenzone ha creato uno spazio esclusivo per la tua crescita personale. Zenzone ha, appunto, prodotto uno spazio dedicato ad allenare la tua mente ed il tuo corpo durante la meditazione, agendo ai fini del tuo perfezionamento personale quotidiano. Ergonomia, cristalloterapia e suoni si intrecciano per il tuo perfetto ecosistema migliorativo.
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PAOLA VARUTTI
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